LA
VITA ITALIANA
DURANTE LA
Rivoluzione francese e l'Impero
Conferenze tenute a Firenze nel 1896
DA
Cesare Lombroso, Angelo Mosso, Anton Giulio Barrili, Vittorio Fiorini, GuidoPompilj, Francesco Nitti, E. Melchior de Vogüé, Ferdinando Martini, Ernesto Masi,Giuseppe Chiarini, Giovanni Pascoli, Adolfo Venturi, Enrico Panzacchi.
MILANO
FRATELLI TREVES, EDITORI
1897.
PROPRIETÀ LETTERARIA
Riservati tutti i diritti.
Tip. Fratelli Treves.
Signori e Signore,
Quando le idee agitatrici degli enciclopedistie dei filantropi s'erano diffuse in Italia, ed unitealle idee dei nostri pensatori e ai decreti e allevelleità riformiste dei nostri principi generaronodesideri ed inquietudine di novità, massimamentenelle classi colte, quali erano le condizionidella musica in Italia? E quali erano, quando iprimi battaglioni francesi passarono le Alpi intuonandola Marsigliese? E quali erano duranteil primo Regno italico, imperando Napoleone?
A questo domande bisogna dare una rispostaqui; se no il quadro delle Conferenze di quest'annorimarrebbe incompleto, non ignorando nessuno divoi quanta parte della vita e della cultura italianafosse, massime in questo tempo, la musica. E ladirezione benemerita delle Conferenze volle darel'incarico a me di riempire questo vuoto, a mesemplice dilettante di musica, con tutte le deficienze[512]e tutti i difetti (salvo, se Dio vuole, lapresunzione) che vanno annessi a questo cosìgiustamente diffamato vocabolo!
Questa volta dunque, o Signore, io vi parleròdi musica. Ma di musica, ha detto un gran poeta,Enrico Heine, bisognerebbe sempre parlare accompagnandole parole con canti e suoni, ossiasuggellando coll'esempio le massime e supplendoa tutto ciò che ha di vago e di infedele la parola,massime trattandosi d'una materia invisibilee facilmente sfuggevole alla percezione immediatadella memoria, come la musica. Le difficoltà,all'atto pratico, sono grandi. Gli esempi,voi dite.... Eh lo so; quando si parla d'un poetatorna molto efficace qualche sua strofa opportunamenteintercalata; alle volte anzi un soloverso giova meglio ad imprimere nella mentedell'uditorio certi caratteri della sua poesia cheun lungo discorso di critico e di conferenziere.Ma in materia di musica, come sapete, la difficoltàsta nell'esecuzione, tanto maggiore poi trattandosidi quella musica là e degli elementi esecutivitanto perfetti di cui disponevano a queltempo; voglio dire il canto e la voce umana.
[513]A che pro, per esempio, fare eseguir qui l'ariadella Nina pazza per amore: Se il mio ben ritornerà,A veder la mesta amica, quella famosaaria che produceva così profonda commozionenell'animo dei nostr