LA
VITA ITALIANA
DURANTE LA
Rivoluzione francese e l'Impero
Conferenze tenute a Firenze nel 1896
DA
Cesare Lombroso, Angelo Mosso, Anton Giulio Barrili, Vittorio Fiorini, GuidoPompilj, Francesco Nitti, E. Melchior de Vogüé, Ferdinando Martini, Ernesto Masi,Giuseppe Chiarini, Giovanni Pascoli, Adolfo Venturi, Enrico Panzacchi.
MILANO
FRATELLI TREVES, EDITORI
1897.
PROPRIETÀ LETTERARIA
Riservati tutti i diritti.
Tip. Fratelli Treves.
Per discorrere di Vincenzo Monti mi par necessarioprendere le mosse da alcuni fatti e daalcune considerazioni di ordine generale.
La letteratura italiana, non dirò moderna (perchèa costruir questa stiamo affaticandoci ancora,sempre un po' a tastoni, come in tutto ilresto) ma dirò, la letteratura italiana contemporaneaprocede dal Parini e dall'Alfieri.
Sono due novatori il Parini e l'Alfieri? E chilo sarebbe, se non lo sono essi, che si crearonodi nuovo l'inspirazione, la materia, lo stile, persinoil pubblico, a cui rivolgersi?
Ma l'uno e l'altro sono altresì essenzialmenteclassici, e generatori di quel neoclassicismo nazionale,in cui consiste tutta la letteratura nostra,che vien dietro a loro e sino al Manzoni.Questa considerazione ne richiama un'altra, cherientra nella prima, slargandola, ed è che in tutta[368]la letteratura italiana contemporanea v'ha duefatti di suprema importanza, da una parte ilManzoni (non dico il romanticismo del Manzoni,ma il Manzoni), dall'altra la tradizione classica,che permane, rammodernandosi bensì, ma semprecostante, e non come reminiscenza di scuola,d'accademia o di biblioteca, ma come forma viva,vivissima, e va dal Parini e dall'Alfieri al Monti,al Leopardi, al Giordani, al Botta, al Colletta,al Niccolini e sino al Carducci.
O io m'inganno, o questa è la nota fondamentaledella nostra letteratura dal 1750 a tutt'oggi,nota caratteristica e tutta sua. Nelle letteraturestraniere contemporanee, dopo breve contrasto,tutto è assorbito dalla corrente nuova, romanticao moderna, ed ora realista, positivista, simbolista,estetica o decadente, che vogliate chiamarla,sicchè non trovate un poeta o un prosatoredi gran levatura, che non le si abbandoniintieramente. In Italia invece ogni regione ha ilsuo cenacolo letterario od artistico, più o menosensibile via via alle esigenze dei tempi, chemutano, e che più o meno consente ad esse o,come spesso accade, se ne infatua e le esagera,ma la tradizione classica resiste e mai cede ilcampo del tutto. È un bene, è un male? Il problemasi può porre, ma non credo si possa ancorarisolvere. Questo in quanto alla storia letteraria.
[369]Quanto alle relazioni di essa colla storia civilee politica, l'austera moralità del Parini riformistamira a rinnovare l'individuo in Italia; la passionataidealità del