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Copertina

ALFREDO PANZINI

La Madonna di MamÃ

ROMANZO DEL TEMPO DELLA GUERRA

MILANO
Fratelli Treves, Editori
1916.

PROPRIETÀ LETTERARIA.

I diritti di riproduzione e di traduzione sono riservatiper tutti i paesi, compresi la Svezia, la Norvegia e l'Olanda.

Copyright by Fratelli Treves, 1916.

Si riterrà contraffatto qualunque esemplare di quest'opera chenon porti il timbro a secco della Società Italiana degli Autori.

Milano — Tip. Treves.


[v]

a Renato Serra.

Noi ci conoscemmo di persona, la primavolta, a Bellària. «Lei chi è?» domandai.Io stavo sdraiato all'ombra di quella miadisgraziata casa, quando, riscosso ai lievipassi sull'erba, domandai:

«Lei chi è?»

«Io sono Renato Serra».

E allora guardai. Diritto, luminoso, puro:coi sàndali ai piedi nudi come di peregrino.Non mai il mattino d'estate, il mare in pace,il canto grande delle cicale mi parvero circondarepiù nobile creatura giovane. Tu, oRenato, sorridevi a me di un indefinibile sorriso,ove era insieme timidezza e ironia.

E mi ricordo che, nei frequenti colloquidi poi, lungo la riva del mare, io ti rimproveravo[vi]di consumare la giovinezza inquell'oscura tua città di Cesena; e tu pursorridevi.... Ora ripenso a quei colloqui lontani,alle tue parole; le quali certamenteerano singolari per un giovane, ma più cheper sè, erano singolari perchè spazìavanoin un'atmosfera meravigliosa di elevazione.

E più che le parole, ho in mente la tuafigura forte e il tuo passo andante lungo lariva del mare: le onde azzurre si venivanoumilmente a smorzare su le arene, come ricamandotiinnanzi la via; e i grandi corpidelle donne, distese su la sabbia, entro gliaccappatoi, volgevano verso di noi gli occhiindolenti.

«Perchè andare così in fretta, Renato?Perchè non stàrcene così indolenti anchenoi al sole e spremere qualche grappolo chela fresca vite pur matura agli uomini?»

Oh, tu eri ben avviato a piè scalzo, RenatoSerra! tu ben camminavi espedito benfuori della tua oscura città, gettando viaogni mondano impedimento. Tu eri avviatoverso una immota verità, tu camminavi versola morte.

Certamente, o Renato, tu, colpito nelletempie da palla austriaca sul monte Podgora,il 20 luglio 1915, sei fra i grandi morti...

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