[i]

A. ELIA


RICORDI DI
UN GARIBALDINO

dal 1847-48 al 1900

ROMA

TIPO-LITOGRAFIA DEL GENIO CIVILE


1904


[iii]


Mio caro Elia,

I fatti esposti nel vostro Manoscritto sonoesatti per ciò che riguarda quanto io ne conosco.

Un caro saluto alla famiglia dal

Sempre vostro

G. Garibaldi.

Caprera, 18-3-76.

[v]


PREFAZIONE

Ai miei Vecchi Compagni d'Armi!
Ai giovani d'oggi!


Mai, come in questo momento che scrivo, e cheho davanti a me sul tavolo, raccolte le bozze deimiei "Ricordi", ho sentita tutta la religione dellememorie, e il conforto dell'opera prestata per laredenzione della patria.

In queste pagine povere e modeste, si seguono,in folla, uomini ed episodi, confusi nella nebbia deltempo e delle vicende, vivi, però, nel cuore di quantiparteciparono alle epiche lotte della italica rivendicazione.

Come da un prisma, vividi e smaglianti si sprigionanoi colori, così dalle memorie, netti e purissimi[vi]vivono gli uomini che furono—le battagliecombattute—le lotte fierissime sostenute gli idealimai piegati e mai domi—le turbinose vicende chetempo ed uomini non poterono infrangere o tramutare.

E malgrado io sappia che un pensiero scetticodomina e vince gli uomini dell'oggi—pure nonreputo inutile il pubblicare questi "Ricordi"—documentoautentico d'una epoca fortunosa e grande—fioremodesto che io depongo sulle fosse dimenticatee su' marmi onorati—lauro votivo a quantialla patria dettero la giovinezza, il sangue, gli entusiasmi,la vita.

E voi, scettici beffardi, che irridete le gloriosememorie delle nostre battaglie—Voi che dovetel'attuale libertà alla fede da noi sentita e alle lotteda noi sostenute—Voi che educate la odierna gioventùalla negazione di quel sentimento patriotticoche fu il culto dell'epoca nostra—Voi che tentatedistruggere col freddo sofisma o col gelido e immeritatodisprezzo, le pagine più belle e più gentili dellastoria del popolo nostro—Voi, scettici per opportunismo,leggete questi modesti "Ricordi" ove palpita,freme e grida dolente l'anima mia—un'animadi soldato che ebbe ed ha un solo ideale: la patria!e che vorrebbe che, come una volta, s'effuse[vii]sangue generoso, si prodigasse oggi intelletto, operositàe cuore per completarla e mantenerla grande,prospera e temuta.

Leggete e se non troverete la bellezza della formae della frase letteraria studiatamente convenzionale,voi vedrete, invece mano a mano riapparire e palpitareuomini che furono e sono gloria e vantodell'Italia nostra, e dopo questi, altri ed altri ancora,che il facile oblio trascinò troppo presto fra la folladei dimenticati.

Ed allora son certo—se il vostro cuore, nonsarà precocemente pervertito dall'opportunismo moderno—cheanche Voi, resi men scettici dalla letturadi questi "Ricordi", vi riconcilierete colpassato glorioso che è eredità di popolo generoso—ecomprenderete che il patr

...

BU KİTABI OKUMAK İÇİN ÜYE OLUN VEYA GİRİŞ YAPIN!


Sitemize Üyelik ÜCRETSİZDİR!